Baron Karza: il cattivo dei Micronauti. Recensione e valutazione.

di | Marzo 14, 2022

Baron Karza è il nome del personaggio “cattivo” dei Micronauti, una serie di robot calamitati, interscambiabili, di grande successo prodotta dalla MEGO a cavallo tra gli anni 70 e 80. Questa serie, oggi molto apprezzata dai collezionisti di giocattoli vintage, In Italia fu importata col marchio GIG. Come fatto anche per altri Micronauti, in questo articolo ci limiteremo a parlare però esclusivamente del Baron Karza.

Baron Karza Micronauti: descrizione del personaggio

baron karza micronauti
Con 16,5 cm di altezza, Baron Karza si presenta con caratteristiche simili a gran parte degli altri della stessa linea: esteticamente ricorda una figura umanoide, un cyborg. Il colore è nero uniforme, con piccole parti rosse sul corpo: gli occhi, i quattro fori sul petto e l’apertura tonda spara missile ad altezza pancia. Nel design, il corpo è ripreso dal Jeeg Takara del 1976, da cui probabilmente eredita anche due famose armi utilizzate dal robottone : i raggi gamma ed il raggio protonico. La caratteristica principale, ereditata in toto dal Jeeg robot, è che il cyborg si scompone e si ricompone di tutte le sue parti, testa, corpo, braccia e gambe, grazie alle piccole sfere metalliche e calamitate inserite nelle giunture degli arti.
Presenti due meccanismi di sparo a scatto. Uno nei polsi, da cui è possibile lanciare i pugni del cyborg, l’altro nella pancia da cui si sparano i missili.
Particolarità: nelle prime versioni del 1977, le trivelle in dotazione erano realmente “a punta”, e così anche i missili rossi. Nelle riedizioni le trivelle hanno la punta “arrotondata”. I missili cambiano completamente: hanno un gambo sottile, lungo e una grossa testa sferica e gommata. Ovviamente non cambia il concept: trivelle e missili sono sempre sparati dai congegni di sparo, in tutte le versioni.

Armi, accessori e scatola


Come armi ed accessori in dotazione troviamo:
due trivelle rosse (con supporti neri). Utilizzabili per far assumere tre diverse configurazioni al nostro eroe: montate sulle spalle come backpack tramite apposito supporto (probabilmente pensata come modalità aerea), agganciate al corpo al posto delle braccia, oppure inserite sotto il bacino in sostituzione delle gambe (anche queste due ultime modalità sono possibili tramite due piccoli supporti neri calamitati).
Tre missili.
Due agganci magnetici.
Due pugni di ricambio.
La scatola è nera, con in primo piano il baron Karza.
Il logo della GIG è posizionato in basso a sinistra della parte frontale. Nelle altre versioni trovate il logo Mego.
All’interno, nell’alloggio in polistirolo bianco, “riposa” il cyborg completo. E poi gli accessori che abbiamo citato: trivelle, supporto per trivelle sulle spalle, due supporti magnetici per giunture, tre missili e due pugni di riserva (missili e pugni attaccati a sprue in plastica). Naturalmente anche il colorato foglietto illustrativo, la ciliegina sulla torta per chi colleziona e desidera un pezzo in ottime condizioni.

Baron Karza, valutazione e rarità

Il Baron Karza non è un giocattolo raro. In quanto ottimo robottone di successo, è stato molto venduto e quindi conservati in cantina se ne trovano molti. Il prezzo non era neanche esagerato rispetto ad altri giocattoli. Di conseguenza, esemplari incompleti o rotti faticherete a venderli e dovreste metterli in vendita come parti di ricambio. Il valore cambia se avete un barone completo di tutte le sue parti, con cifre che si aggirano fra i 50 e i 70 euro.
Le versioni più rare sul mercato sono le prime, con trivelle e missili a punta. Quelle successive, con i missili arrotondati, dei primi anni 80 hanno invece un valutazione un po’ più basso.

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